PAROLA DI DANIELE LABARILE
Altra settimana, altra mini-intervista. Ennesima uscita della rubrica fissa dedicata al Settore Giovanile dell’US Bitonto Calcio. Oggi è il turno di Daniele Labarile, solido difensore in forza alla Juniores allenata da Mimmo Caricola. Il ragazzo di Santeramo in Colle è davvero un jolly-mattatore del gruppo, uno di quelli che quando c’è da lavorare sodo o da affrontare l’avversario con il classico “coltello tra i denti”, è sempre in prima linea, ma è altrettanto presente quando si tratta di tenere su il morale dello spogliatoio con battute, scherzi, atteggiamenti da burlone patentato ben voluto da tutti i compagni. Ladies and gentlemen, a voi Daniele Labarile.
Ciao Daniele. Tu sei senza dubbio tra quegli elementi della Juniores che più contribuiscono a tenere sempre alto il morale dello spogliatoio. In campo e fuori. Puoi dirci come ci riesci? Quali sono i tuoi comportamenti in gruppo?
“Ciao Giuseppe, innanzitutto grazie per questa intervista. Ogni giorno entro in campo come se fosse l’ultimo e sfrutto a pieno le opportunità che mi vengono date. Fuori o dentro il campo io non cambio, cerco sempre di trarre il meglio da me stesso e dagli altri per spronarci a dare di più. Ci vuole solo una gran dose di carattere e di buona volontà, bisogna incitare nel miglior modo possibile i compagni di squadra. E ti assicuro che tutti daranno poi il mille per cento. Certo, mi piace molto essere simpatico e allegro con i miei compagni, in modo tale da farmi conoscere per quello che sono davvero sia nel rettangolo verde sia lontano da esso, con l’intento di tenere unito tutto il gruppo”.
Quali sono i modelli di difensori italiani e stranieri a cui ti ispiri?
“Da quando sono bambino guardo le partite e mi soffermo ad osservare i movimenti dei difensori professionisti più famosi, cercando di mettere in pratica il loro gioco. Facendo le debite proporzioni… Tanti sono i giocatori a cui mi ispiro, ad esempio De Ligt e Sergio Ramos; per quanto riguarda i difensori italiani, invece, tutta la batteria difensiva della Juventus, come Bonucci, Chiellini, ma anche l’ex Barzagli. Difensori moderni bravi in marcatura e in impostazione”.
Nonostante l’ammirazione per tutti questi colleghi di reparto bianconeri, la fede calcistica di Daniele ha comunque tutt’altri colori, va specificato…
Hai la fortuna di avere un papà molto presente anche per ciò che riguarda la tua passione più grande: il Calcio. Una persona competente, equilibrata e non invadente, come purtroppo invece spesso capita con i genitori dei giovani giocatori “in carriera”. Puoi spiegarci quali sono i rapporti tra il sig. Labarile padre e il ragazzo Labarile figlio? Chissà che chiacchierate in auto quando vieni a Bitonto o ve ne tornate a casa…
“Papà è sempre stato il mio punto di riferimento in tutto. Dal mio primo anno di agonismo fino ad oggi è stato al mio fianco e mi ha accompagnato in tutte le difficoltà, oltre che fuori Santeramo. Senza essere mai invadente nelle questioni di squadra, hai detto bene. Io e mio padre abbiamo un rapporto molto sincero e diretto, mi chiede ogni giorno degli allenamenti e se ho imparato qualcosa di nuovo. Posso definire il sig. Labarile il mio miglior amico, perché in tutti i chilometri di strada percorsi insieme ce ne siamo dette di cose, te lo assicuro…”.