Parola di Alessandro Zaza
Ripresa sì, ripresa no: questo è il problema… Fino a 48 ore fa, tutto era ormai proiettato verso il re-start del Campionato Nazionale Juniores 2020-2021 e, di conseguenza, anche il ritorno in campo dei giovani discepoli di mister Caricola (per gli allenamenti al “Nicola Rossiello”) era nuovamente finalizzato alla migliore preparazione fisico-tattica in vista di una partita “vera”. In realtà, l’ultimo Comunicato LND di categoria ha rinviato tutto al nuovo anno, stoppando bruscamente la squadra Juniores del Bitonto sulla via di Altamura, luogo dove sarebbe andata in scena la terza partita ufficiale della stagione con protagonista la squadra più alta in grado appartenente alla cantera neroverde. Nessun match di campionato fino ai primi di gennaio, dunque, ma non si fermano affatto le piacevoli “chiacchierate sportive” con i protagonisti del Settore Giovanile del Leoncello, fra tecnici, dirigenti e, ovviamente, atleti. Oggi è il turno di Alessandro Zaza, coratino D.O.C. al completo servizio del centrocampo di Mimmo Caricola, il quale sa bene (conoscendolo fin dai tempi di Monopoli, dove il ragazzo ha disputato ben tre campionati giovanili nazionali) di poter contare sul duttile soldatino diciassettenne per qualsiasi mansione lì in mezzo al rettangolo verde. Bando alle ciance, però… Buona lettura!
Ciao Alessandro. Sabato avreste dovuto tornare in campo per la vostra terza partita di Campionato, ma l’ultimo Comunicato federale ha definitivamente rinviato la ripresa delle gare ufficiali a gennaio. Sareste arrivati pronti al 100% al match di Altamura o state ancora rincorrendo un po’ la tenuta psico-fisica migliore, dopo il mese circa di allenamenti a distanza?
“Come hai giustamente precisato tu, c’era la grande speranza di riprendere a giocare sabato prossimo, ritornando finalmente in campo dopo tante settimane di ‘astinenza’ da partite ufficiali! La mia sensazione – e quella di tutti i miei compagni di squadra – è che mentalmente e fisicamente saremmo arrivati pronti alla sfida di Altamura: non vediamo davvero l’ora di giocare… Durante questo periodo in cui sia il Campionato sia gli allenamenti sono stati sospesi, grazie all’impegno del nostro prof. (Francesco Pappapicco, il preparatore atletico, ndr), abbiamo eseguito a distanza degli allenamenti programmati da lui, sia aerobici che di forza”.
Solo da pochi giorni avete finalmente riassaporato il campo, quantomeno per gli allenamenti di squadra. Illustraci sensazioni, emozioni personali e, soprattutto, cos’hai ritrovato che più ti era mancato allenandoti da solo a casa.
“Psicologicamente, è stato un po’ desolante allenarsi da soli a casa, anche se molto molto utile per mantenere la forma fisica in vista della ripresa degli allenamenti e del Campionato. Ma il calcio è uno sport di squadra, dove conta tantissimo lo spogliatoio, l’unione, l’armonia e l’allegria tra compagni, tutti fattori basilari per il raggiungimento degli obiettivi finali. Il calcio è il campo, è agonismo, è contatto, contrasti, passaggi, gol ed esultanze… È questo che va ritrovato al più presto!”.
L’ultima domanda è sul tuo allenatore, quindi, fa’ molta attenzione alla risposta… Che tipo è mister Caricola? Per “fama”, lo conosci fin dai tempi di Monopoli, quando tu militavi nell’Under-15 e lui guidava la Berretti. Hai trovato a Bitonto il mister che ti aspettavi/temevi o è stata una piacevole, nuova scoperta per te?
“A dire il vero, mister Caricola è stato proprio uno dei motivi per cui ho deciso di entrare a far parte della Famiglia Bitonto Calcio. L’ho conosciuto durante l’importante esperienza vissuta nell’U15 Nazionale del Monopoli, mentre il mister allenava la Berretti, come dicevi. Devo ammettere che sto imparando molto da lui, il mister è un tipo scherzoso e simpatico sì, però allo stesso tempo, quando dobbiamo pensare solo a lavorare con serietà e applicazione, è molto esigente, pretende da noi sempre massima applicazione, vuol vedere in campo il sabato tutto quello che si prova in settimana. In caso contrario, sono guai, anche perché ha un tono di voce notevole…”.