IL BITONTO CADE 2-1 A VENOSA CONTRO IL LAVELLO

Longo e Liurni vanificano la perla di Montinaro. Prima sconfitta dell’era Loseto e zona playoff ora un po’ più lontana per i neroverdi, bersagliati dalla sfortuna anche in Lucania…

Turno numero ventidue per il girone H della Serie D 2020-2021 e ventesimo impegno stagionale per il Bitonto, che deve ancora recuperare i match contro Casarano e Altamura. Al cospetto del quotato Lavello di mister Karel Zeman, a Venosa, finisce 2 – 1 per i padroni di casa; risultato con cui s’interrompe anche la striscia di risultati utili consecutivi (cinque) inanellati a febbraio da mister Loseto sulla panchina neroverde. Gli ofantini “colgono l’attimo” al meglio nella Città di Orazio, dunque, battendo meritatamente i leoncelli decimati dalle indisponibilità come non mai…

Al “Lorusso” di Venusia, la qualità dei cavalli di razza Longo e Liurni azzerano il peso specifico della prodezza balistica da fermo di Montinaro, allontanando temporaneamente il Bitonto dalla zona playoff.

La partita.

Ancora lunghissima la lista degli inutilizzabili in casa Bitonto. Non sembra siano passati ventuno giorni dall’ultimo match disputato, sempre in piena emergenza, in quel di Molfetta.

Infatti, mister Loseto deve fare forzatamente a meno di una teorica squadra intera, essendo out ben undici elementi (pure beffardamente distribuiti fra porta, difesa, centrocampo e attacco): Figliola, Sirri, Di Modugno, Dicecco, Piarulli, Palmisano, Triarico, Taurino, Tedesco, Genchi e Palazzo. Solo quest’ultimo per motivi disciplinari, dovendo scontare la seconda delle tre giornate di squalifica comminategli dal Giudice Sportivo per l’espulsione diretta rimediata contro il Taranto. Tutti gli altri, indisponibili causa Covid o per infortuni di entità più o meno seria.

Valeriano Loseto “sceglie” di lanciare Zinfollino tra i pali, Petta, Biason e Nocerino in difesa; l’esordiente assoluto Silvio Colella, Zaccaria, Capece, Montinaro e Nannola a comporre la linea a cinque di centrocampo. Esposito e Lattanzio in attacco.

Un 3-5-2 dettato dal serbatoio-calciatori rimasto a disposizione del trainer barese, rimpinguato dai quattro ragazzi provenienti dalla Juniores di Mimmo Caricola, vale a dire Ippolito, Rapio, Evangelista e Zaza, alla sua prima presenza in distinta della stagione. Nessun ’99 titolare e solo under a disposizione, in panca, ad eccezione di Danilo Colella.

Dall’altra parte, il figlio d’arte Karel Zeman (come il papà, un fedelissimo del 4-3-3 ultra offensivo…) disegna il suo Lavello così: Carretta in porta, Barbara, Garcia, Brunetti, Dell’Orfanello i quattro di difesa; Herrera play a tutto campo, Giunta e Longo mezzali con licenza di offendere; Liurni, El Ouazni e Burzio le temibili bocche di fuoco. Indisponibile Mercuri.

È iniziata “astronomicamente” la primavera anche in Basilicata, tuttavia, non se n’è accorto davvero nessuno: gelo invernale, monti innevati sullo sfondo e cielo plumbeo sul “Lorusso”. Dopo un tiro alto senza pretese di Burzio, a scaldare l’atmosfera dicembrina di Venosa, ci pensa il capitano di casa Longo al minuto nove: ottimo assist in corsa da destra di Liurni per l’accorrente n.7 fasciato che si conferma incursore d’altissimo livello e perfora l’esordiente di stagione Zinfollino da due passi. 1 – 0 con dedica di squadra a Mercuri, infortunatosi seriamente al malleolo in settimana.

Appena due minuti dopo, l’immediato pareggio del Bitonto con una punizione a scavalcare la barriera dai 20 metri abbondanti pennellata all’incrocio da Montinaro. Primo sigillo personale per il centrocampista leccese proveniente dal Gravina. 1 – 1.

Zeman inverte Liurni e Burzio, ai fianchi del centravanti italo-marocchino El Ouazni ed arrivano tre piccoli sussulti per Zinfollino: nell’ordine, Herrera da lontano (sfera a lato), El Ouazni di testa e di nuovo Herrera da fuori; nelle ultime due occasioni, attento e prudente l’estremo difensore ospite che di pugno sventa ogni potenziale pericolo evitando la presa.

Va così in archivio una prima frazione di gioco caratterizzata dalla partenza sprint dei potentini e dal classico atteggiamento aggressivo delle squadre zemaniane che, quando partono o ripartono all’attacco, spostano in avanti sempre cinque, sei, talvolta anche sette giocatori, scoprendo però il fianco alle puntuali controffensive avversarie. Leoncello attento, concentrato ma non sempre preciso, cinico a dovere proprio in quelle occasioni di superiorità numerica nelle ripartenze.

Secondo tempo.

3’: forte destro di Herrera sul primo palo, Zinfollino non si fa sorprendere e respinge con reattività.

Centoventi secondi dopo, gol annullato per fuorigioco al Lavello tra le veementi proteste dei locali, dopo due autentici miracoli di Zinfollino sugli sviluppi di una punizione-bomba calciata dai trenta metri.

All’undecimo minuto ci prova Lattanzio di sinistro, tuttavia il suo diagonale non impensierisce più di tanto il giovane Carretta.

15’: bomber Liurni si mette in proprio e tira fuori dal cilindro un mancino magico da fuori area che termina la sua corsa nel sette alla destra di Zinfollino. 2 – 1 da applausi.

Doppio cambio Bitonto: fuori Zaccaria e Montinaro, dentro Mariani e Danilo Colella; Biason “sale” a centrocampo, il suo habitat naturale. Poco più tardi, arriva anche l’esordio in maglia neroverde (bianca quest’oggi) dell’ultimo arrivato Tarantino, in luogo di Nannola.

27’: punizione quasi dal limite calciata da Capece. Sfera di poco alta sulla traversa.

32’: quarto tentativo di giornata per il n.10 gialloverde, Herrera. La conclusione a lunga gittata del panamense trova però ben piazzato l’estremo difensore ospite.

Minuto 38: Esposito si costruisce e indirizza verso la porta di casa l’azione da gol più pericolosa dei suoi, nel corso del tempo regolamentare della seconda frazione di gioco. Il destro dell’attaccante campano è tuttavia solo potente e sorvola il montante. Longo-El Ouazni provano a mandare i dirimpettai anzitempo negli spogliatoi, ma non sono precisi ed almeno mentalmente lasciano il “nemico” in partita ancora per un po’.

44’: rovesciata di Lattanzio, a lato. Al secondo dei tre di extra time concessi dal direttore di gara, Esposito di testa sfiora di un pelo il palo alla sinistra di Carretta, dopo azione travolgente da attaccante puro dello stopper Petta, bravo ad eludere anche il portiere avversario in disperata uscita – causa scriteriato tentativo della linea difensiva gialloverde di far scattare il fuorigioco – e servire il suo compagno appostato a centro area. Evidentemente, però, non è un periodo fortunato per i bitontini che, nonostante la lunghissima lista di indisponibili, quasi non fermano a domicilio una compagine costruita per navigare nelle zone elitarie della graduatoria. Finisce qui, nessun remake di Molfetta e brusco stop nella corsa playoff dei neroverdi.

Ora, due giorni pieni per recuperare le energie psicofisiche e sotto con il Casarano, altra corazzata del girone H attesa al “Città degli Ulivi” mercoledì 24 marzo. Per tornare a risalire la china e, magari, a sorridere in faccia alla Sfortuna.

22^ GIORNATA CAMPIONATO SERIE D – GIRONE H

LAVELLO – BITONTO 2 – 1

Reti: 9’ pt Longo, 11’ pt Montinaro, 15’ st Liurni

LAVELLO: Carretta, Dell’Orfanello (22’ st Corna), Longo (C), Burzio, Herrera, Liurni (37’ st Vitofrancesco), Barbara (37’ Militano), Garcia, Giunta, Brunetti, El Ouazni.

A disp.: Franetovic, Zullo, Migliorini, Tuttisanti, Del Grosso, Marotta. All. Zeman

BITONTO: Zinfollino, Colella S., Nocerino (45’ st Evangelista), Petta, Capece, Biason, Zaccaria (16’ st Mariani), Montinaro (16’ st Colella D.), Esposito, Lattanzio (C), Nannola (20’ st Tarantino).

A disp.: Matera, Passaro, Milani, Rapio, Zaza. All. Loseto

Arbitro: Fichera (Milano). Assistenti: Russo (Torre Annunziata) e Castiglione (Frattamaggiore).

Ammoniti: Dell’Orfanello, Herrera (L); Montinaro, Colella D. (B).

Note: minuti di recupero 0 pt – 3 st.