Continuano le sconfitte di rigore per il Bitonto calcio e non si schioda da un raggelante 0 la casella dei punti fatti in campionato. Ma si sapeva che questa partenza ad handicap sarebbe fatto pagare salato dazio ai neroverdi in questo incipit di campionato. All’Erasmo Iacovone mister Giuseppe Laterza impernia la difesa sui due cardini Guastamacchia e Rizzo, nel mezzo una vecchia conoscenza neroverde, il mediano di lotta e di governo Max Marsili insieme al frangiflutti Matute. Davanti, Acquadro sostituisce e non farà rimpiangere Guaita squalificato. Il Bitonto fiero come un leone ferito presenta nel reparto arretrato la diga Sirri Petta, subito titolare l’ex Casertana, Capece architetto e Mariani geometra nel cuore della pugna, Pepe e Piarulli a supportare Lattanzio in attacco. Sessanta secondi e il puntero andriese tenta un lob chilometrico poco fortunato. Al minuto 13, amnesia esiziale di Capece sulla trequarti, Serafino si incunea in area e Figliola in uscita lo trebbia. Dal dischetto, Lagzir spiazza il portierino bitontino.
A cinque dalla mezza, punizione dell’esterno marocchino e cuoio alto senza sospiri per gli ospiti. Negli ultimi tre minuti, altrettante occasioni per i rossoblu: stacco di Acquadro largo, conclusione di Santarpia e botta sempre del 10: esito comune per tutti: bersaglio mancato. Riemergono dagli spogliatoi i protagonisti della tenzone a ranghi immutati. La voglia di risalir la china dei leoncelli viene presto cassata da un mani ingenuo di Di Modugno in area su traversone di Santarpia. Lagzir dagli 11 metri concede il bis con un sinistro centrale. Al dodicesimo piazzato dal limite, appena decentrato a destra, per cozzo fra Caldore e Palmisano: pennellata sublime di Sirri che accorcia.
Il Bitonto si accaparra il predominio territoriale, ed è evidente che i ragazzi di Ragno, fatto accomodare in tribuna dal giudice sportivo per una domenica e sostituito dal vice Anaclerio provano ad ogni piè sospinto sincronismi e mnemonici rimandi alla manovra studiata in allenamento. Al minuto 22, cross di Boccia e incornata del 10 tarantino: trema solo la rete esterna. Quattro primi dopo, su lavoro pregevole di Lagzir altra zuccata di Acquadro, però flebile. Proseguono i lavori in corso, dunque, nella città degli Ulivi, in attesa che la stagione inizi per davvero…