I neroverdi infliggono la prima sconfitta esterna stagionale agli ionici, nonostante i due rossi a Colella e Palazzo. La gestione Loseto è ora un treno in piena corsa…
Ricco turno infrasettimanale per il Campionato Nazionale di Serie D al completo, positività Covid permettendo, dunque in campo anche il girone H ad eccezione (per i motivi di cui sopra) di Lavello-Altamura e Puteolana-Gravina. Bitonto e Taranto si affrontano al “Città degli Ulivi” in quello che rappresenta il big match del raggruppamento più competitivo dell’intera Quarta Serie italiana.
Il Taranto vi arriva da imbattuto in trasferta e con l’ultima – unica – sconfitta in casa contro il Sorrento, il 18 ottobre scorso. Ma era un altro Taranto…
Gli ionici, inoltre, hanno ancora da disputare ben tre partite in precedenza rinviate per Covid, così tante che, potenzialmente, potrebbero conquistare anche la vetta solitaria della classifica dopo il riallineamento del calendario il quale, si spera, possa avvenire il prima possibile e senza disparità nella definizione della tempistica dei tanti recuperi in stand-by.
Il Bitonto targato Valeriano Loseto, da par suo, scende in campo forte dei sette punti nelle ultime tre partite, disputate nell’arco di sette giorni, e con una voglia di continuare a risalire la china che si confermerà più forte di tutto e tutti nell’arco dei quasi cento minuti di gioco pomeridiani.
La cronaca della partita.
Mister Losetopreferisce stavolta il 3-5-2 al 4-3-3, almeno in partenza: davanti al solito Figliola, il rientrante Petta, Biason e Danilo Colella; Mariani, Capece e Montinaro in mezzo al campo con Di Modugno e Nannola sulle fasce. Lattanzio-Taurino il tandem d’attacco, Palazzo inizialmente in panchina. Panchina, tra gli altri, per il ristabilito Triarico. Postilla doverosa sui tanti diffidati in casa neroverde: Figliola, Petta, Biason, Mariani, Piarulli, Taurino e Lattanzio.
Dall’altra parte,mister Lentini (Giuseppe Laterza squalificato) sceglie Ciezkowski per la porta, Boccia, Guastamacchia, Rizzo e Ferrara, in difesa; Matute e Diaby diga centrale con Tissone qualche metro più avanti a supportare le tre punte Guaita, Diaz e l’ex Falcone. Un 4-3-3 camaleontico pronto a trasformarsi in 4-2-3-1 all’occorrenza. Squalificato l’altro ex neroverde Marsili.
Partenza di grande personalità per il Taranto tant’è che Falcone impegna subito Figliola con un colpo di testa (di certo non il suo miglior colpo in canna) su cross dalla destra di Boccia. Colpevolmente troppo libero di colpire sul secondo palo, nell’occasione, il n.11 tarantino. Lo stesso Falcone calcia da fuori al 14’ sfiorando il palo alla destra di Figliola, abbondantemente in traiettoria. L’inizio autorevole dei rossoblù andrà a confermare una prima metà di tempo che li vedrà sempre con il pallino del gioco in mano e un Bitonto di rado propositivo in zona d’attacco.
Il primo squillo neroverde arriva solo al 32’. Cross vellutato di Montinaro, testa di capitan Lattanzio e parabola insidiosa che il polacco Ciezkowski trasforma in angolo non fidandosi della presa alta sotto la traversa. I minuti di gioco 0-46 vanno in archivio così, con un Delfino scattante e capace di trasmettere sempre una sensazione di pericolosità, una volta superata la metà campo avversaria, e un Leoncello coraggioso, sciolto solo nella seconda metà di frazione.
La ripresa si apre con un paio di sortite offensive degli ospiti, ma Figliola, la sua retroguardia e il secondo assistente sono attenti a non combinare pasticci…
Espulso Danilo Colella per doppia ammonizione al minuto 11, causa fallo al limite dell’area di rigore; i due allenatori ricorrono immediatamente ai “ritocchi” del caso. Loseto sostituisce Capece con Nocerino (Biason torna a centrocampo e passaggio al 4-3-2), mentre Laterza getta nella mischia la quarta punta, l’argentino Abayian. Poteva essere l’inizio della fine, per i padroni di casa, invece, la sorte avversa si trasformerà nella più inattesa delle apoteosi calcistiche colorate di nero e di verde. Intensissimi.
Nel frattempo, sempre attento e reattivo Figliola: disinnescata l’incornata prepotente di Diaz.
18’: il vantaggio che non t’aspetti e nel modo che non t’aspetti. Angolo di Montinaro e colpetto di testa malefico del tarantino di nascita Taurino, ignorato da tutti i marcatori probabilmente per la sua altezza non proprio da incursore aereo sui calci piazzati. Funziona ancora una volta a meraviglia l’asse Montinaro-Taurino su corner. Zero esultanze personali da parte di FantaLeo, alla stessa maniera di Lattanzio nella sua Andria, tre giorni prima.
Quattro minuti più tardi fuori proprio l’autore del gol per il ritrovato Triarico: Bitonto con il 4-4-1. Lattanzio stoico là davanti a cantare e portare la croce… Esausto, lascia infatti il campo a favore di Palazzo (28’).
Sale in cattedra Figliola con due interventi capitali in pochi minuti: coraggio, “lettura” e tempismo da vendere nelle occasioni, per il piccolo grande portiere di Palese.
I neroverdi chiudono addirittura in nove per il rosso sventolato in faccia a Palazzo per un’ingenua reazione “violenta” in una convulsa situazione di gioco-fallo-ripresa. Tuttavia, i tre squalificati in vista di Molfetta saranno un problema da affrontare per Valeriano Loseto solo a partire da domani, come candidamente dichiarato da egli medesimo nella conferenza post-partita, perché una vittoria così, inflitta per di più ad una squadra costruita per chiudere lassù in alto il torneo e con la quale gli scontri in campo non sono mai banali, ti dà una spinta pazzesca. I famosi sei punti, anziché i tre regolamentari. È stata proprio un’apoteosi neroverde al “Città degli Ulivi”…
19^ GIORNATA CAMPIONATO SERIE D – GIRONE H
BITONTO – TARANTO 1 – 0
Rete: 18’ st Taurino
BITONTO: Figliola, Di Modugno, Colella D., Petta, Capece (13’ st Nocerino), Biason, Mariani, Montinaro (31’ st Piarulli), Taurino (22’ st Triarico), Lattanzio (C) (28’ st Palazzo), Nannola (42’ st Esposito).
A disp.: Zinfollino, Colella S., Zaccaria, Caruso. All. Loseto
TARANTO: Ciezkowski, Boccia (46’ st Marrazzo), Ferrara (39’ st Santarpia), Matute (13’ st Abayian), Rizzo, Guastamacchia, Guaita (C) (28’ st Mastromonaco), Diaby (41’ st Acquadro), Diaz, Tissone, Falcone.
A disp.: Caccetta, Shehu, Gonzalez, Serafino. All. Lentini (Laterza squalificato)
Arbitro: Robilotta (Sala Consilina). Assistenti: Marchese (Napoli) e Romano (Nola).
Ammoniti: Capece, Biason, Colella D. (B), Ferrara (T).
Espulsi: Colella D. all’11’ st, Palazzo al 43’ st.
Note: minuti di recupero 1 pt – 6 st.