Lattanzio e due volte Tedesco spediscono finalmente i neroverdi in zona playoff. Ragazzi di Loseto ora avanti sul Casarano anche negli scontri diretti.
Da Pozzuoli a Casarano. Il Bitonto targato Loseto, nel giro di due settimane, mette in mostra rispettivamente la sua veste “da viaggio” peggiore e migliore: dalla polvere della bruttissima sconfitta in casa del fanalino di coda all’estasi della vittoria schiacciante al cospetto della corazzata casaranese, sempre più in crisi d’identità (e di risultati) e ora fuori dalla zona playoff a vantaggio proprio degli avversari di giornata. Un Bitonto pressoché perfetto, tatticamente e per approccio/tenuta mentale, incanta al “Capozza” con il quindicesimo gol personale di capitan Lattanzio, nel primo tempo, e la doppietta del subentrato Tedesco, nel finale. Espulso il portiere di casa Guido al tramonto della prima frazione di gioco.
La cronaca della partita.
Squadra che vince non si cambia, soprattutto nella fase più delicata della stagione e in occasione dello scontro diretto che ne vale una fetta a dir poco importante…
Mister Loseto recupera per la panchina il difensore Petta, infortunatosi a fine aprile nel recupero contro la Team Altamura (niente da fare, invece, per il collega di reparto Nocerino), ma deve sempre rinunciare ai soliti Figliola, Sirri, Dicecco, Palmisano e Genchi. 4-3-3 identico a quello visto contro l’Aversa per l’istrionico tecnico barese: De Lucia confermato in porta, dopo il convincente esordio di sette giorni fa al “Città degli Ulivi”; Silvio Colella, Biason, Danilo Colella e Di Modugno in difesa; a centrocampo, Capece play coadiuvato da Montinaro e Piarulli. Triarico e Taurino ai fianchi di capitan Lattanzio, in attacco.
Casarano senza lo squalificato Mattera e gli infortunati del reparto offensivo Santoro-Ficara, ma con Figliomeni e Rodriguez recuperati in tempo per il big match del “Capozza”. Circa la panchina di partenza dell’attaccante cubano, poi, balza agli occhi la beffarda coincidenza con la gara d’andata, quando i bitontini furono affondati nella ripresa proprio con il suo ingresso in campo.
Mister Orlandi disegna così il suo 4-3-2-1: Guido tra i pali; Pagliai, Figliomeni, Longhi e Quacquarelli davanti a lui. Argento (in rete a Bitonto, al pari di Mincica e Rodriguez, due mesi or sono), Bruno e Feola in mezzo al rettangolo verde; la certificata qualità di Mincica e Sansone ad innescare il centroboa Favetta. Nessun 2000 ma due 2002 titolari, per l’esperto allenatore lombardo e il suo vice Francesco Modesto, bitontino purosangue.
Partono meglio i padroni di casa, aggressivi e intenzionati a condurre fin da subito le danze, tuttavia le ripartenze neroverdi illuminate dall’inventiva, dal fosforo e dalla tecnica sopraffina di Montinaro lanciano un messaggio chiaro alle Serpi salentine: non sottovalutate il Leone ferito, oggi pronto più che mai a graffiare a morte la sua preda…
Il primo sussulto del pomeriggio casaranese lo regala l’ex Serie A Sansone con una deliziosa punizione a giro dalla media distanza che sorvola non di molto l’incrocio dei pali alla destra di De Lucia.
16’: Lattanzio spacca la sfida del “Capozza” con il suo quindicesimo sigillo personale, lanciato millimetricamente da Danilo Colella, indossante nell’occasione gli abiti del pregiato regista difensivo. Bitonto sulle ali dell’entusiasmo, in ottime condizioni psico-fisiche e vicino al raddoppio immediato: cross da destra di Triarico, Lattanzio la stoppa e appoggia per l’accorrente Taurino che, contrato in maniera regolare dal rinculo della retroguardia avversaria, serve involontariamente Piarulli. Il tiro del centrocampista andriese è però di facile lettura per Guido. Triarico continua ad imperversare sulla corsia di destra (il 2002 Quacquarelli non lo “vedrà” in pratica mai, nei primi 47 minuti di gioco…) e Danilo Colella prova a spaventare Guido per vie aeree.
30’: colpo di reni prodigioso di De Lucia, che fa schiantare sulla traversa un sinistro malefico del solito Sansone, che poco dopo sparerà malamente a lato da buona posizione, con il mancino amico.
39’: fuori proprio Sansone per infortunio, dentro lo spauracchio Rodriguez.
Tre giri di lancette e gli ospiti sprecano il raddoppio in modo davvero clamoroso: angolo di Triarico, miracolo di Guido su Lattanzio, Danilo Colella (in precarie condizioni d’equilibrio) a porta vuota spedisce la sfera alta sopra la traversa, da pochi centimetri. Incredibile.
Al secondo dei due minuti di recupero inizialmente assegnati dal direttore di gara, la contestata espulsione dell’estremo difensore di casa, Guido, reo di aver stoppato con il braccio o di petto, a detta dei rossoazzurri, uno scatenato Lattanzio lanciato in solitaria da Montinaro a tu-per-tu con il n.1 avversario. Due scatti da campione sul filo dell’offside, per il capitano dei leoncelli, e due ferite profondissime inferte ad una linea difensiva parsa troppo troppo distratta in entrambe le circostanze.
Secondo tempo.
Terzo cambio subitaneo per Nevio Orlandi: Giacomarro per il povero Quacquarelli, messo continuamente sotto pressione da Triarico nel corso della prima frazione di gioco.
Nonostante l’inferiorità numerica, Casarano pericoloso in partenza con Rodriguez e Feola, ma in questa delicata fase iniziale della ripresa salgono in cattedra il Turu Biason, autentico docente universitario della difesa neroverde, un insuperabile Danilo Colella e il portiere De Lucia sempre molto attento nelle uscite, alte o basse di piede che siano.
A ridosso della metà del tempo, mister Loseto si cautela e ridisegna la sua squadra con un più coperto 3-5-2 (5-3-2 evidente, in fase difensiva): out Triarico, stremato e acciaccato, in Petta; Mariani in luogo dell’ammonito Montinaro. Anche perché il Casarano è ancora vivo là davanti…
Dalla parte opposta, infatti, Orlandi rischia il tutto per tutto lasciando in campo un solo difensore di ruolo, Longhi, arretrando Bruno a dargli una mano e schierando solo centrocampisti e attaccanti (ben quattro) fra gli altri suoi sette elementi in campo.
Ci prova Mariani da lontanissimo: palla alta sul montante della porta protetta da Pitarresi a partire dalla fine del primo tempo.
Game, set, match al minuto 44: basta poco più di un minuto a Tedesco per esibirsi nel piatto forte della casa, vale a dire parabola a giro di sinistro sul secondo palo, partendo dal lato destro del fronte offensivo. La prodezza balistica dell’attaccante campano vale lo 0-2 e la conferma del suo essere una pedina molto preziosa all’interno del parco-attaccanti bitontino. Lo stesso Tedesco chiude definitivamente la contesa al sesto ed ultimo minuto di recupero grazie ad un tap-in facile facile quasi all’altezza della linea di porta, dopo tiro di Palazzo sul primo palo e mal deviato dall’indifeso Pitarresi. 0-3 finale e vantaggio neroverde anche per ciò che concerne gli scontri diretti con il Casarano.
Bitonto adesso (finalmente!) in zona playoff, a pari punti con il Lavello. Casarano dietro con due punti di ritardo e Fidelis Andria al terzo posto distante tre lunghezze, a tre partite dal termine della stagione regolare. Domenica prossima al “Città degli Ulivi” è atteso il pericolante Gravina guidato in panchina dall’ex De Candia, sempre alla ricerca di pesanti punti salvezza.
31^ GIORNATA CAMPIONATO SERIE D – GIRONE H
CASARANO – BITONTO 0 – 3
Reti: 16’ pt Lattanzio, 44’ st Tedesco, 51’ st Tedesco
CASARANO: Guido, Pagliai (25’ st Galfano), Quacquarelli (1’ st Giacomarro), Argento (19’ st Tascone), Longhi, Figliomeni (49’ pt Pitarresi), Feola, Bruno (C), Favetta, Mincica, Sansone (39’ pt Rodriguez).
A disp.: D’Andria, Atteo, Lobjanidze, Syku. All. Orlandi
BITONTO: De Lucia, Colella S., Di Modugno, Biason, Capece, Colella D., Triarico (19’ st Petta), Montinaro (25’ st Mariani), Taurino (42’ st Tedesco), Lattanzio (C) (32’ st Palazzo), Piarulli.
A disp.: Zinfollino, Milani, Nannola, Esposito, Passaro. All. Loseto
Arbitro: Giacometti (Gubbio). Assistenti: Rastelli (Ostia) e Ticani (Roma 2).
Ammoniti: Argento, Galfano, Rodriguez (C); Capece, De Lucia, Montinaro (B).
Note: espulso il portiere del Casarano, Guido, al 47’ del primo tempo.
Minuti di recupero: 4 pt – 6 st.