PAROLA DI ANGELO FANELLI
Dopo la parentesi “dirigenziale” con l’ultima uscita dedicata a Domenico Racaniello, si torna in campo (almeno simbolicamente…) con la Juniores allenata da mister Caricola. Oggi spazio ad Angelo Fanelli, attaccante barese classe 2002 con un passato calcistico tra le fila delle società giovanili Levante Azzurro, New Football Academy e River Bari. Giunto al suo secondo anno in maglia neroverde, anch’egli condivide lo stesso malcontento dei suoi coetanei per un Campionato che ad oggi non ha la certezza granitica di riprendere nella data stabilita, vale a dire il 20 marzo…
Tuttavia, al pari dei compagni di squadra, Angelo fa trasparire dalle sue parole buone ed incoraggianti dosi di fiducia, ottimismo e idee chiare per quello che è e potrebbe essere, in prospettiva, il destino sportivo di questi atleti in erba non proprio fortunati ad aver beccato in pieno la pandemia nelle due stagioni in cui dovrebbero salutare al meglio il Calcio dei Giovani per provare poi ad affermarsi in quello dei Grandi. Siamo riusciti ad incuriosirvi? Continuate a leggere allora!
Ciao Angelo. Come procedono gli allenamenti senza gare ufficiali al Polisportivo “Rossiello”?
“Procedono molto bene, anche se è difficile accettare il fatto che dobbiamo allenarci senza poter affrontare alcun avversario. Tuttavia, noi stiamo dando sempre il massimo e sono convinto che, non appena riprenderà il Campionato, faremo bene.
Affrontiamo con il sorriso le nostre sedute di allenamento settimanali anche grazie al carattere del nostro mister, perché tra una risata e una battuta riesce comunque a tenere alte l’intensità e la serietà degli esercizi. È bello allenarsi così, insomma!”.
Quando e come è avvenuto il tuo approdo in neroverde?
“Due anni fa, quando facevo ancora i Provinciali, il mio ex mister Vincenzo Tavarilli mi disse che avrei potuto fare un provino a Bitonto ed io accettai di buon grado questa ghiotta possibilità. Ho dato il massimo in quell’occasione e sono così riuscito ad entrare nella Famiglia Neroverde”.
Da 2002, in teoria questa potrebbe rappresentare per te l’ultima stagione da Juniores, con il rischio (purtroppo c’è…) di averne saltate quasi due intere a causa della pandemia. Quale potrebbe essere la soluzione migliore per evitare che tu e tutti i tuoi coetanei perdiate così malamente gli anni decisivi che precedono l’eventuale salto nel Calcio dei Grandi?
“L’unica cosa che possiamo concretamente fare in questo preciso momento storico è allenarci costantemente, sia in gruppo che singolarmente, perché dobbiamo farci trovare pronti in caso di chiamate da qualche Prima Squadra, magari dallo stesso Bitonto di mister Loseto (ride, ndr)! Secondo me, si dovrebbe ripetere un anno di Juniores a beneficio dei 2002 oppure imporre l’obbligo, per la stagione sportiva 2021-2022, di impiegare un alto numero di nati negli anni 2002-2003 in tutti i Campionati di Promozione, Eccellenza e Serie D”.